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Fyodor Kiriloff è un artista poliedrico che vive a San Pietroburgo. Ha 43 anni e proviene da una famiglia di artisti. La mamma di Fyodor fu un’attrice, il padre e il fratello maggiore dipingono, tutti i suoi amici sono artisti e pure suo nonno fu un’artista famoso.
Nell’appartamento di Kiriloff   si respira l’atmosfera culturale, si parla di filosofia e religione, nella stanza centrale ci sono le copie in gesso di famose statue antiche, le mura sono tappezzate con quadri degli amici-artisti, in mezzo ai colori ad olio si trovano oggetti preziosi di gusto raffinato che parlano di benessere di una volta.
Il padre di Fyodor, Alexeij Kiriloff, è un personaggio stravagante e molto amato a San Pietroburgo. Tutte le porte si aprono d’avanti a lui. Una volta, alcuni nostri amici, volevano celebrare l’anniversario del loro matrimonio e cercavano un posto dove far divertire anche la loro bambina di 5 anni. Alexeij li ha invitati nel museo di zoologia, pensando che gli animali imbalsamati avrebbero divertito la bimba. Scopertolo chiuso, Alexej disse, “Fa niente, lo faremo aprire! Meglio, cosi saremo soli”. Infatti, come in tanti altri posti, c’era qualche suo amico, in quel caso un eminente scienziato, che ha aperto il museo e ha guidato personalmente la comitiva raccontando tante meravigliose storie su animali e spedizioni di ricerca, trasformando l’anniversario in un evento memorabile sia per i coniugi che per la bimba. Maggior parte del suo tempo Alexei lo passa negli archivi, facendo delle ricerche sulla storia della sua famiglia, i Kiriloff,  una casata nobiliare che discente dal conte Rurik, un importante aristocratico moscovita. Nella sua casa, Alexej, continua ogni giorno la composizione dell’enorme disegno dell’albero genealogico della famiglia, un’opera alla quale sta lavorando da anni.
Il tema dell’albero di famiglia è ricorrente anche nelle opere di Fyodor, solo che lui è meno interessato del padre ai particolari storici, lo interpreta in un modo artistico attraverso i simboli.
Fyodor ha ereditato la stravaganza da suo padre. A volte va al teatro dell’opera vestito da  personaggio storico, con la parrucca dell’800,  e guarda gli attori attraverso il binocolo antico per divertire loro e se stesso. A volte mette le maschere che crea e va a passeggiare se come niente fosse nella strada principale Nevskij Prospect. Una di queste passeggiate ha avuto un triste epilogo in quanto, fermato da un poliziotto, venne picchiato di brutto perché non voleva togliersi la maschera.
Fyodor è malato di schizofrenia, malattia che nel suo caso si manifesta nell’esagerata paura della gente. Durante il periodo della perestrojka, Fyodor si è chiuso in una stanza senza voler vedere nessuno per 7 anni. Nessuno tranne i genitori, i parenti stretti e alcuni vecchi amici. Lui faceva le maschere, scriveva le fiabe sugli oggetti che lo circondavano e dipingeva innumerevoli ritratti. Quando sono venuta con la mia amica a visitare suo padre, Fyodor per il grande stupore dei genitori è uscito dal suo nascondiglio senza paura e ha cominciato a far vedere i suoi quadri e le maschere. Questo episodio si può vedere nel filmato pubblicato nel mio sito.
Mi ha colpito moltissimo la sua arte perché in quel periodo tutti gli artisti russi che incontravo imitavano l’arte occidentale, sembrava che avessero rinnegato le loro radici culturali senza aver capito bene cioè che succedeva altrove. Era un quadro triste e deprimente. Le opere di Fyodor erano sincere, particolarissime, originali e sempre presentavano la realtà da un punto di vista inaspettato.
Se da un lato l’incontro con Fyodor fu una boccata d’aria dal punto di vista culturale, da quello umano rimasi sbalordita nel vedere questo giovane uomo che chiaramente non era abituato a stare con altri esseri umani. Lui si comportava come qualcuno che ha osservato in tv come la gente si muove ed ora sta cercando di imitare gli esseri umani per educazione.
Il nostro incontro ha giocato un ruolo drammatico nella vita di Fyodor. La mia amica ha dato la videocassetta con il filmato girato su Fyodor alla sua famiglia, il fratello maggiore, un artista –uomo d’affari, ha fatto vedere la cassetta a un gallerista in Belgio, il quale ha deciso di fare una mostra collettiva di tutta la famiglia. Purtroppo nessuno ha chiesto il parere di Fyodor rispetto alla mostra e le sue maschere, le cose più preziose che aveva, gli sono state tolte. Questo ha fatto peggiorare la sua malattia che è esplosa in una crisi, e lui è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico per un anno. Nella casa di cura lui non poteva dipingere, perché i colori sporcano. Quando Fyodor è uscito dall’ospedale, ci è voluto tanto tempo perché si riprendesse dall’apatia, ma pian piano lui ha ricominciato a dipingere, l’unica vera medicina che lo aiuta. Ora ha meno paura della gente, mi scrive molto spesso, appena vende un quadro, mi chiama per chiacchierare. Credo che la sua malattia potrebbe migliore se fosse circondato da comprensione per il suo stravagante e originale modo di essere.