"La vitaè un sogno ad occhi aperti,
l'amore è un sogno ad occhi chiusi, l'arte è un sogno ad
occhi uno aperto, uno chiuso", mi ripete sempre mio padre, my father,
mon oncle. Anche in questo momento mi lo sta ripetendo. E'tutto il
giorno che lo ripete.
(Conosco cinque lingue, ma nessuna è quella del mio pensiero.
Dio è la lingua del mio pensiero. Dio, colui che, più di
tutti, non esiste. Cinque lingue. Ma le conosco abbastanza per
esprimere cioè che conta:" e per secondo: malatagliati alla
boscagliola.")
Tutti devono avere un grande sogno,
oppure non dormire mai.
Non sono stata mai communista. In
realtà la politica non mi interessa; -in altre parole: credo nel
capitalismo; nella sua buona fede, almeno. Amo vicolo Corto. E
comunque, anche ammettendo che nel comunismo ci
fosse qualche cosa di giusto, ora, dopo Cernobyl, non c'è
più.
Cernobul è stato un brutto colpo per noi gente di grande
Ucraina. Io abitavo a trenta chilometri da centrale. Ricordo che stavo
incollando ali di canarino per sadismo, quando udii il boato. Prima un
sibilo e una strana luminiscenza violacea, poi grande deflagrazione che
strappò da mio piccolo cuore ucraino, per sempre, la
spensieratezza.Mille anime radioattive schizzarono verso cupo cielo di
morte, e centomila altre si contorsero in proprio midollo e lentamente
si spensero. Brutta facenda, non dimenticabile: campi di pane
radiografati- frattura di vita; prati di bistecche immangiabili; tutta
nostra economia distrutta. Ucraina malata, contagiosa, nessuno
più voleva vedere, soltanto necrofori..
.Ma siamo sinceri:dei tre tartari in fondo il più sangiunoso
è quello dei denti-è l'unico che rovini davvero il
sorriso.
Ho sempre avuto paura del buio in me. Dormo con la luce interna accesa.
"Lada è una persona
straordinaria. Non dimenticherò mai quel suo progetto di
forderare Viterbo di velluto marrone. L'assessorato alla cultura si
dimostrò entusiasta dell'idea, ma concesse finanziamenti
soltanto per foderare una panchina, e non approvò la scelta del
colore. "Marrone invecchia, Viterbo è una città giovane,
frizzante; meglio un verde chiaro". Lei, avendo un spiccato senso
pratico, capì che bisognava rivolgersi ad uno sponsor più
facoltoso. Rotchild, per esempio. Si mise in testa che lui avrebbe
capito , e pagato. Si diede molto da fare per avere un
appuntamento.Alla fine l'ottenne, ma fu l'unica cosa che
ottenne.Rotchild aveva aria paterna,la ascoltò con attenzione,
alla fine disse, "No". Lada uschì già pensando ad
Agnelli. Una settimana dopo ebbe l'appuntamento. Agnelli aveva un'aria
da zio, Lada parlava con entusiasmo, si sbracciava-per l'esaltazione le
scappo persino un doppio salto mortale, lui la ascoltò con
attenzione,alla fine disse:"E'un'idea splendida, la aiuterò
senz'altro. Vede, io ho conoscenze altolocate. Le garantisco che
troverò certamente qualcuno disposto a finanziarla. Naturalmente
la città non potrà essere Viterbo. Penso che il posto
ideale sia Crescentino..."Crescentino era un paesone industriale della
pianura, Lada non accetto."
"Vedi, Lada, la vita è un
giallo di cui si conosche già l'assasino" mi disse una volta il
mio vicino di casa.
Esatto, risposi, l'assasino
è una frase come questa.
Nel 1984 Lad si iscrive a un corso di aerobic dance, ma si sloga un
polso il primo giorno, prendendo a schiaffi tutti.
Nel 1986 ad Amsterdam segue un corso di Costruttivismo Magico, nel quale
impara a guardarsi dai costruttivisti
magici.
LADA
Sono nata a-il, come tutti.
Dopodiche qualcosa è cambiato, è "deviato" verso qualcosa
di più personale, che chiamerei, per semplicità, "la mia
vita". Mi spiegherò più dettagliamente-ma non meglio.
Nascqui senza la parte di sopra - la testa era rimasta nella
scatola("mamma"). Provvide il custode("papa"): mi avvitò una
luna sul collo, vi inciodò due stelle per occhi(la luna era
magra, le stelle piovose) e un arcobaleno rovesciato per sorriso.
Oppure: Nasqui. Fin da nata, fui. Infatti una notte -faceva molto
freddo -mio padre mi prese in braccio e mi infilò nella stuffa
per riscaldarmi. La stufa, per la prima volta, fu de stessa.
Ho vissuto in varie nazioni, prima fra tutte l'Aria..Cominciai a
dipingere per caso, - avevo un cane, si chiamava Bill. A quell'epoca
Bill era un nome proibito in Unione Sovietica; mio nonno per averlo
pronunciato d'avanti a un postino che Bill stava azzannando fini in
Siberia per vent'anni(l'eta più bella). Comunque era
contentissimo: lui amava le condizioni disumane. Diceva che l'uomo ha
un solo sogno: quello di non essere un uomo; per eccesso o per difetto
non importava. Tornando a Bill - che tutti, per timore di denunce,
chiamavano Alexandr Alexandrovich--un giornovenne un alto funzionario
dei servizi segreti, ci fece firmare gli moduli e gli
sparò...Nel rosso sangue di Bill intinsi il mio prima pennello
(la coda di Bill), e dipinsi il mio primo quadro (Moerte d'un amico).
Fu la sua vena a indicarmi la mia.
Per alcuni anni ho dipinto con il sangue, poi con le lacrime e cenere.
Anche al collage arrivai casualmente: ritagliavo i titoli di un
giornale per comporre una lettera minatoria e mi appassionai.
"Ha un sorriso bellissimo. I suoi occhi però sono tristi. Tristi
non per qualche cosa che vedono, ma per qualche cosa che non
c'è. Non c'è in questo mondo, ma c'è in lei: il
deserto. Lei è un deserto- una strada esplosa, nessun bivio, non
può che continuare. ( Continuare: ricominciare ogni istante").
Ogni istante ricomincerà a dimenticare. Questo è il suo
lavoro. In quanto al sorriso: è bellissimo, nache se può
svanire all'improvviso. Che spettacolo violento, questo svanire!"
Quando miei genitori scapparono da Russia, io fui lasciata dentro
baule, su rotaie di ferrovia. Io amo miei genitori, anche se loro fatto
questo. Treno per fortuna fermato, io salva. Tornata a casa, fatto
panino di vodka e sognato. Sognato che genitori tonavano...Genitori
tornati. Sognato che genitori mai partiti...Genitori mai partiti.
Sognato non essere in Russia...Non più in Russia. In Canada.
Il Canada è un posto abbastanza bello per viverci,
senonchè fa freddo, non come in Russia, che fa freddo ma
brutto.-I canadesi sono tutti ricchi, noi no. Noi infatti siamo russi,
-Russi tutti poveri,-i canadesi hanno dato molto,però: almeno
centomila dollari canadesi. Viva i dollari canadesi, abbasso i rubli.
Il denaro è sempre stato importante per me. Ma non come pensate
voi. Un'atrista è giusto che guadagni con il proprio lavoro,
anche se non lo fa per quello. Deve guadagnare per poterlo fare sempre
meglio, e andare in ristoranti sempre migliori. (Scherzo: mangiare per
me è soltanto una perdita di tempo).
-Lada, che cosa significa per lei l'arte?
-Mi laschi in pace.
-L'amore? -Vada via.
-La vita?
Via...
Durante la mostra a Lingottofiere incontrai una gallerista mi ha chiesto la biografia,
volendo presentare mio lavoro al museo d'arte moderna in Belgium.
Lo stesso giorno conobbi un giovane Torinese chi mi disse che scrive per diletto.
Ho "incollato " la richiesta di lei e il diletto di lui, proponendolo subito scrivere la
mia biografia. "Ma io non so niente di te", mi disse il mio nuovo conoscente.
"Fa niente, anche loro non sanno niente di me. "
Cosi nasque questo racconto,la biografia-scerzo scritta da un perfetto sconosciuto.
Peter Hagen, storico delle religioni: "Frequentai Lada
nell'estate dell'86. Abitava in faccia a me, io in Germania, lei in
Olanda. Ricordo un episodio in particolare: un giorno Roland Barthes,
durante un ricevimento a casa mia, enthusiasmandosi di fronte ad una
sua opera, esclamo:"Lei non ha niente da dire! Lei è un genio!"
Il volto di Roland ebbe improvvisamente una rotazione di novanta gradi,
per lo schiaffo di Lada. Lada era una persona straordinaria.Pensate,
una volta fece levitare un paralittico di alcuni metri e lo lascio
cadere su un cactus".
H.A.Really: "Conobbi Lada a Innsbruck, in occasione della fiera dei
cancelli automatici.Lei aveva esposto una sua opera proprio all'entrata
del padiglione pincipale. L'opera si intitolava:"Cancelli automatici".
Era un cosidetto collage organico : foto di imprenditori nel settore
dei cancelli incollate a loro capelli, unghie e muco.L'opera ha avuto
un successo strepitoso, tanto che nessuno più ha voluto i
cancelli. Ma l'opera più straordinaria di Lada è stata
senz'altro:"Naso nel Aula". Consisteva nel disegno di un naso sul
pavimento di un aula di un università americana. L'aula ed il
naso sono attualmente visibili al Museo d'arte moderna di New York.
Nell'autunno del 1989 espone nella galleria el Monte Bianco.
Il 28 aprile dello stesso anno, a Toronto, durante una lezione di
intaglio cocomeri, guarda verso la finestra.
Il figlio della nipote di Majakowsky, "Lada un giorno mi disse:"Non amo
la montagna. Preferisco scalare il mare". Che persona incredibile! La
sua arte? Venti infuocati gonfiano vele d'acciaio...Un Vaschello naviga
verso il cuore della terra...Niente lo fermerà. Neppure la
facsia di silicio-magnese.
Che cosa è l'arte per me? L'arte è la massima espressione
umana, è la professione dell'assoluto. Intuire l'esistenza di
una forma perfetta-attraverso il sogno-è il talento. La visione
di una forma perfetta,è l'arte...