Un vestito racconta i fatti intimi della vita, pubblicizza necessità,
esprime desideri della persona che lo indossa. Il dettato di moda è: esternare
il contenuto interiore, invitare l’altro a comunicare. |
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La biancheria intima non è più soltanto decorativa. Non importa se una si considera troppo magra o troppo grassa: il corpo viene spacchettato a poco a poco, come se fosse un regalo di Natale; tra centinaia di nastrini si nascondono cioccolatini, frutta esotica, champagne. Il corpo è il dono finale, il regalo più grande. Per l’uomo, allegre mutande sparano fuochi d’artificio, come promessa di ciò che c’è da aspettarsi. | |
Pure le scarpe “parlano”. Un immigrante squattrinato e sradicato indossa le scarpe “status symbol”: due ceppi scavati, con le radici che spuntano all’esterno. Quando il ceppo fiorisce, diventa un vaso da fiori mobile; quando fa freddo si possono tagliare alcuni rametti per fare il fuoco. Inoltre il ceppo ospita i topolini, gli unici animali domestici che si possono permettere quelli con casa precaria. | |
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