Lada Alekseychuk e un'artista Canadese nata a Donetzk (Ucraina) nel 1962. Intraprende
i primi passi nell'arte frequentando a Leningrado una scuola per bambini di
disegno. Nel 1976 la famiglia emigra in Occidente. A Roma, in attesa del visto
canadese, studia individualmente con una monaca del monastero Uspenskij le tecniche
pittoriche tradizionali delle icone russe. Arrivata in Canada nel 1978, si iscrive
alla Three Schools of Art di Toronto, dove segue i corsi di pittura e scultura
figurative. Quindi prosegue la sua formazione frequentando la Concordia University
di Montreal. Nel 1980 si trasferisce a New York, dove si iscrive contemporaneamente
alla Art Students League (specializzazione in disegno di figura in movimento)
e al prestigioso Film Institute della New York University. Nel 1984 si laurea
in cinematografia (con particolare attenzione a storia ed estetica del montaggio,
cartoni animati ed effetti speciali), computer graphics e televisione. Nel giugno
del 1985 inizia a lavorare come art director per il Computer Graphics Show Apple
Bites, uno speciale programma di informazione per immagini della rete televisiva
di Manhattan. Dal mese di luglio e anche art director alla Lecht Sciences Inc.,
una societa di New York specializzata nello sviluppo di soft ware per la grafica.
Nell'estate dello stesso anno cura il progetto e la realizzazione della scenografia
del film "Mozart e Salieri". Nel 1987 si trasferisce in Europa, stabilendosi
a Roma. In questo periodo si impegna in disegni ad inchiostro e a penna: vedute
architettoniche e paesaggi contraddistinti da una tecnica figurativa minuziosa.
Dal 1989 si orienta sulla tecnica del collage, di cui via via sviluppa in estensione
spaziale le applicazioni. Alle fonti di questa svolta e l' arte di Pavel Filonov
(1883-1941), grande artista russo delle avanguardie storiche. In questi anni
si dedica parallelamente all'attivita di illustratore: le sue tavole sono state
pubblicate in Italia sulle testate de La Repubblica, Il Manifesto, L'Avanti,
Avvenimenti. Crea una serie di copertine per la rivista internazionale Ceres
(rivista della FAO) e illustrazioni sulla Technology Review. Collabora con il
teatro di ricerca di Acetella, creando un'enorme scenografia in movimento,usando
materiali di ricupero.Per L'Accademia di Ungheria realizza una complessa scenografia
per la "Tragedia del'Uomo" di Imre Madach, dove sia scenografia che costumi
si trasformano e si integrano in continuazione. Vive e lavora a Roma realizzando
i collage astratti, le scenografie, i dipinti futuristi e le illustrazioni.